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lunedì 18 luglio 2016

La magia del primo viaggio - IRLANDA







- MAGICA IRLANDA




- 01.03.2009 - Il mio primo volo -



Era di Domenica, quando per la prima volta insieme alla mia migliore amica e ai miei compagni di classe, presi l'aereo. Ero terrorizzata e allo stesso tempo emozionata. Avevo diciassette anni e non avevo mai viaggiato prima all'estero.






Per me era un sogno che si stava avverando.



Mai avrei immaginato di poter riuscire a mettere naso fuori dall'Italia. Da quel primo volo riuscii a sentire però che mai più avrei smesso di volare e nel cuore mi nacque in maniera del tutto spontanea la consapevolezza che ciò che avevo sempre voluto e che avrei fatto per i restanti anni della mia vita sarebbe stato trascorrere i miei giorni migliori viaggiando, in giro per il Mondo.


Ed oggi sono qui, a raccontarvi quanto fu bello il mio primo viaggio, a parlarvi di quanto fu magnifica l'Irlanda.


- DUBLINO


 Appena arrivati a Dublino, salimmo su un pullman a due piani - tradizionale del posto turistico in cui ci trovavamo - che per portarci all'ostello dove avremmo dormito per una notte, ci deliziò con un favoloso giro panoramico della città.

Iniziai a tenere costantemente la fotocamera salda alla mano. Non ne avevo idea di quanto fosse bello il Mondo lì fuori e mai avrei immaginato di poter vedere posti così incredibili. Si susseguivano immensi panorami ricolmi di verde contrastati da improvvise vedute di palazzi medievali antitetici alle costruzioni moderne.


















Pioveva, usciva il sole... l'Irlanda era come una donna lunatica che così come sa tenere il muso lungo, allo stesso modo sa anche sorridere.


Passammo la notte in ostello ed al mattino del Lunedì, dopo aver visitato qualche parco verde e qualche attrazione principale partimmo per Cork.











- University -












Prima di andar via, visitammo anche l'Hard Rock Café:













- CORK

Nel pomeriggio partimmo da Dublino diretti verso Cork. All'arrivo fummo accolti da alcune famiglie Irlandesi per una settimana. La famiglia che accolse me e la mia migliore amica era composta da quattro individui, i due genitori, la figlia adolescente e il figlio di appena otto anni. Oltre a noi vi erano ospiti in casa anche altri due ragazzi, uno Belga e l'altro Tedesco.



La mattina, dopo aver trascorso notti insonni a causa dell'armatura che ci "vegliava" dalle scale, ci svegliavamo e dopo aver fatto colazione, una di quelle ricche e ricolme di calorie, andavamo a scuola con i nostri cesti composti da frutta, sandwich e succo con tanto di accompagnamento finale di dolcetto. Verso mezzogiorno, dopo la scuola andavamo, guidati dai nostri professori, in giro per Cork.







 Ed il pomeriggio verso le cinque e mezzo pranzavamo/cenavamo. Il pasto era unico durante tutta la giornata e la sera potevamo uscire ma avevamo il coprifuoco: entro le dieci di sera dovevamo rientrare a casa.




Passammo una giornata al parco nazionale dell'Irlanda, ci immergemmo nella natura e passammo momenti davvero favolosi.












Fu bello il giorno in cui, ci svegliammo al mattino con la neve che ricopriva il giardino di casa.




E poco dopo essere usciti ben coperti, dovemmo spogliarci per strada per il caldo improvviso.





Per tutto ciò che ho vissuto lì, e per tanto altro considero il viaggio in Irlanda quello più completo. Ho toccato la cultura Irlandese con tutti i cinque sensi. Ho mangiato tutto ciò tipicamente Irlandese, ho annusato i profumi delle loro case piene di vita; l'odore di cipolla e patate fritte dai locali si sentiva ovunque, anche per le strade; il sapore del loro latte e del loro caffè a colazione rimarrà indimenticabile, perché era così diverso dal nostro che ero obbligata a mescolare i due liquidi... Per non parlare poi delle loro zuppe, ogni sera trovavo una scusa per non continuare a mangiare, ma la mia curiosità di - almeno - assaggiarle superava il fatto che già sapevo che molto probabilmente non mi sarebbero piaciuti la maggior parte dei loro pasti... La loro tenera convinzione dell'averci cucinato cose buone come "la pasta come piace voi italiani" è la cosa più dolce che possa ricordare degli Irlandesi: volevano farci sentire a casa nostra. I loro strani orari di organizzazione, gli orari di apertura dei negozi, tutti diversi dai nostri ma a me piaceva constatare stili di vita diversi da quelli di casa mia. Mi è piaciuto andare per i negozi in orari in cui avrei potuto sognare di farlo dalle mie parti.

Le sere in cui passeggiavo insieme alle mie amiche con il Belga e il Tedesco, la volta in cui in un bar ci regalarono ciò che ordinammo perché ci presero per Spagnole e il Giovedì sera in cui andammo ad una festa ed io ballai con un Siciliano il tipico ballo Irlandese, fanno tutti parte, insieme a tanti altri dei momenti più indimenticabili vissuti lì, dei momenti in cui tenevo attivi tutti i cinque sensi, come mai avevo fatto prima.

Il viaggio in Irlanda, forse perché il mio primo viaggio, è stato sicuramente quello più magico.
Non fui io a scegliere l'Irlanda, ma fu l'Irlanda a scegliere me. Ed è stato in quel viaggio che capii che i viaggi nelle mete inaspettate possono facilmente trasformarsi nei viaggi più belli di un'intera vita.



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